NGC 2237 – Nebulosa Rosetta
Ripresa effettuata domenica 17 e sabato 23 Gennaio 2016 da Grassobbio (BG)
La Nebulosa Rosetta è una vasta nube di gas e polveri che si estende per un’area di oltre 1 grado di diametro, circa cinque volte l’area coperta dalla Luna piena. Alle sue parti sono stati assegnati numerazioni NGC differenti: 2237, 2238, 2239 e 2246. All’interno della nebulosa è situato l’ammasso aperto NGC 2244, formato da giovani stelle formatesi recentemente dal materiale della nebulosa, le più brillanti delle quali la fanno risplendere eccitando gli atomi ad emettere radiazione.
La Nebulosa Rosetta è una delle nebulose più brillanti del cielo notturno; la sua posizione, ad appena 5° dall’equatore celeste, fa sì che possa essere osservata da tutte le aree abitate della Terra, dalla punta settentrionale della Penisola scandinava fino alla Terra del Fuoco, in Sudamerica.
La posizione della nebulosa si individua con facilità, grazie alla presenza di alcune fra le stelle più brillanti del cielo: Betelgeuse e Procione; congiungendo la prima alla seconda con una linea immaginaria, la Nebulosa Rosetta si trova fermandosi a circa un terzo della distanza e muovendosi circa un grado e mezzo in direzione sud.
L’osservazione di NGC 2237 in sé può presentare alcune difficoltà se si dispone di un classico binocolo 10×50: sebbene l’ammasso aperto associato si possa distinguere con facilità, nei campi stellari di questo tratto di Via Lattea, la nebulosità è visibile solo con determinate condizioni atmosferiche; in ogni caso, un cielo buio e nitido è fondamentale, anche se si dispone di strumenti più potenti. Un piccolo telescopio amatoriale è sufficiente per rivelarne la struttura, compresa la minore densità centrale attorno all’ammasso; strumenti potenti consentono di scorgere diverse venature scure, specie nel lato occidentale della nube. L’astrofotografia fornisce indubbiamente la maggior soddisfazione, dato che in foto si rivela perfettamente sia la nebulosa, che la gran parte delle strutture; non a caso si tratta di uno degli oggetti più fotografati del cielo.
Fonte testo: Wikipedia
Strumentazione:
Takahashi FSQ 106 EDXIII F/5
CCD Moravian G2 8300
Telescopio Guida Tecnosky 60/228mm
Camera guida Starlight Xpress Lodestar X2
Montatura Sky-Watcher AZ-EQ6
Scatti:
RGB 6 x 600s
Elaborazione:
Pixinsight 1.8, Photoshop CC (2015)