LDN 1251 Nebulosa Oscura Nella Costellazione del Cefeo
Ripresa effettuata martedì 22 Agosto 2017 dalla località “Piani dell’Avaro” a Cusio (BG)
Il complesso nebuloso molecolare di Cefeo (o Regione di formazione stellare di Cefeo) è una vasta regione del Braccio di Orione ricca di nubi molecolari giganti e di associazioni di stelle blu molto giovani e brillanti; prende il nome dalla costellazioneboreale di Cefeo, nella cui direzione si trova se visto da Terra. Assieme al Complesso nebuloso molecolare di Orione, è una delle regioni di formazione stellare più vicine a noi, sebbene quest’ultima sia di dimensioni molto inferiori; inoltre, a differenza del Complesso di Orione, la regione di Cefeo ci appare notevolmente oscurata, specie per quanto riguarda le associazioni OB, da estese nebulose oscure più vicine poste lungo la nostra linea di vista.
Gran parte del complesso si trova piuttosto decentrato rispetto al piano galattico, in una fascia compresa fra le latitudini galattiche 0° e +30°; il primo ad accorgersi che quest’area di cielo poco più a nord della scia della Via Lattea presentava delle stranezze fu l’astronomo Edwin Hubble, che riscontrò una totale assenza di galassie in questa direzione, sintomo questo di un forte oscuramento ad opera di polveri galattiche. Nonostante ciò, fu solo negli anni sessanta che si iniziò a studiare sistematicamente la regione, che si rivelò essere uno dei complessi nebulosi e stellari più brillanti del nostro braccio di spirale.
Il complesso è formato da otto strutture differenti per caratteristiche e posizione, che a loro volta contengono complessivamente oltre 200 singole nebulose più o meno brillanti, individuabili nella luce visibile e soprattutto nell’infrarosso; molte di queste nebulose sono associate a degli ammassi aperti, come nel caso di NGC 7129, o a grandi e brillanti associazioni OB, come nel caso di IC 1396. Le associazioni OB presenti in questa regione sono quattro, alcune delle quali sono composte da stelle formatesi in fasi diverse dell’evoluzione del complesso.
Fonte testo: Wikipedia
Strumentazione:
Takahashi FSQ 106 EDXIII F/3.6
CCD Moravian G2 8300 e CCD Sbig 8300
Telescopio guida Tecnosky 60/228mm
Camera guida Starlight Xpress Lodestar X2
Montatura Skywatcher AZ-EQ6 e Astro-Physics 1100 GT0
Scatti:
RGB 4 x 600s per singolo canale (Cortesia di Efrem Frigeni)
L 20 x 600s
Elaborazione:
Pixinsight 1.8, Photoshop CC (2015)